Libro: Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione – La mia recensione

Autore: Savino Bartolomeo 4-05-2020

Letto durante il mio primo viaggio in Brasile, Hanno tutti ragione di Sorrentino, narra la storia di questo immenso Tony Pagoda che per me, da quel momento, esiste.  Cioè per me Tony è un amico vero, so tutto di lui. Tony Pagoda è un come dice lui stesso un cantante da nightclub. Definizione che gli sta piuttosto stretta in realtà, perché il suo estemporaneo successo in passato l’ha portato anche al di là dei nightclub.

Prototipo di tutti gli eccessi possibili che hanno riguardato soprattutto la coda degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, nella vita ha avuto tutto. Grandissimo consumatore di cocaina e di tutto quello che gli capita a tiro, che sia droga, che siano donne, ma anche tenerezze, amicizie e maestri. Da tutti ha saputo imparare.

Quando la vita comincia a complicarsi, riesce a sterzare nettamente, a sparire a Manaus, in Amazzonia, dove cercare il silenzio. Come tutti gli uomini che cedono quindi, carambola in una serie di circostanze per taluni discutibili. Però è dentro gli eccessi che poi, quasi sempre, si annida una grande umanità.

Tony rappresenta una generazione. Un modo di stare al mondo che è molto vicino a quello di persone che ho conosciuto, soprattutto nell’universo dei locali notturni. Quella mondanità nostalgica, di secondo piano, contrapposta alle rigide regole di un mondo che ancora non aveva il coraggio di infrangerle.

“Ci vuole la morte negli zigomi per capire veramente le cose”

Se volete un nuovo amico nella vostra vita, leggete questo libro.

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Paolo Sorrentino con lo stesso protagonista ne ha scritto anche un altro, leggi la mia recensione: Tony Pagoda e i suoi amici

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