Cosa accadrà dopo? Facciamoci trovare pronti!

Autore: Savino Bartolomeo 23-03-2020

Sicuramente il periodo che stiamo attraversando, traccerà un solco netto nella storia del mondo in generale e “un prima e un dopo” nella storia dell’uomo.

Questo sarà ancora più accentuato nel settore turistico e dei viaggi che più di altri sta subendo questa catastrofe. Sarà un giro di chiave. Una fase totalmente nuova. Con nuovi mercati e possibilità e con alcuni settori definitivamente defunti.

Tutti quanti stiamo assistendo al boom delle live streaming, cominciando a familiarizzare con la tecnologia.

Si aspettava da parecchio questo switch, questo passaggio dall’analogico al digitale, e ovviamente il coronavirus ha accelerato questa trasformazione. Anche i più reticenti ad acquistare on-line hanno compiuto quel grande passo.

Ci sono milioni di persone che sono entrate definitivamente nel mercato e-commerce e parte di esse, quando l’emergenza sarà finita, ci resterà.

Certamente il piacere di andare a comprare prodotti (soprattutto alimentari) dal mercato rionale resterà, però se da un lato sempre più produttori, anche di generi alimentari, hanno deciso di vendere sul mercato on-line, direttamente dalle nuove piattaforme, i consumatori hanno cominciato a familiarizzare con questa modalità e qualcuno, scoperte le comodità deciderà di continuare ad usufruirne.

Oltre al mercato degli acquisti, la modalità del lavoro da remoto – smart working – di cui se ne parlava da anni, è finalmente diventata realtà. Con immensi benefici dei lavoratori, dei trasporti e dell’ambiente.

In due settimane abbiamo fatto di necessità virtù, trasformando il settore dei pubblici impieghi e dei servizi.

Quando sarà finito tutto, sicuramente molti di noi continueranno ad utilizzare questa modalità, altri pur tornando fisicamente in ufficio, con una nuova consapevolezza, cercheranno di ottimizzare queste procedure ed utilizzarle meglio e più di prima.

Il turismo cambierà radicalmente.

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