Elogio del Turismo

Autore: Savino Bartolomeo 3-03-2020

Lungi dall’essere un settore statico, quello della vacanza e, più in generale dei viaggi, è in continua evoluzione. L’analisi dei processi turistici è in grado di restituirci una fotografia esatta delle condizioni culturali ed economiche di una determinata società o parte di mondo. È un indicatore di salute fortemente interconnesso a mille altri fattori. L’intera industria turistica è una realtà economica cruciale per il nostro paese.

Ogni singolo aeroporto, autostrada, ferrovia o rete elettrica crea occupazione e genera rilevanti benefici economici, diretti e indotti, in parecchi settori.

Dalla riparazione e manutenzione delle infrastrutture, alla vendita e al leasing di autoveicoli e imbarcazioni, dal commercio al dettaglio e dalla grande distribuzione alimentare, al mercato dell’energia e al monitoraggio ambientale, fino ai settori medico ed educativo.

Puntare sul turismo e far crescere l’intero settore, significa quindi avere più occupati, più PIL ma anche più clienti potenziali per settori tipicamente collaterali, come i prodotti artigianali, dell’agroindustria e dell’enogastronomia.

Negli ultimi anni il turismo si è progressivamente trasformato da fenomeno esclusivo, per pochi, a forma di agire comune, coinvolgendo fasce sempre più ampie e differenziate della popolazione mondiale, fino a diventare una prerogativa delle società industrializzate.

La globalizzazione ha moltiplicato i mezzi di comunicazione, di conoscenza e di spostamento; lo sviluppo di alcuni grandi Paesi ha aumentato la quota delle persone che viaggiano per lavoro o piacere; sempre più persone hanno voglia di viaggiare, di conoscere luoghi, di passare periodi in modo rilassato e piacevole.

Il turismo può anche essere una modalità di conoscenza di paesi, di territori, di paesaggi, di città, di popoli e culture, di architetture e di arte, di prodotti e cucine locali e di rapporto rilassato con la natura e l’ambiente.

Il Turismo, soprattutto, possiede le potenzialità per contribuire alla crescita economica e all’occupazione, nonché allo sviluppo delle regioni rurali, periferiche o meno progredite. L’Italia in qualche modo è stata salvata dal turismo. Chi parla male del turismo dimentica che i locali hanno smesso di vedere ciò che solo gli stranieri notano.

Attraverso gli occhi dei turisti, i locali vengono rieducati da apprezzare il posto in cui vivono.

I turisti fanno viaggiare i locali perché portano l’estero a chi sta fermo, che recupera quindi un ruolo fondamentale nell’accoglienza e nell’adozione di uno stile di vita sostenibile, chiave di volta per le località che vogliono diventare destinazioni turistiche, a partire da oggi per gli anni a venire.

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