Tutti quanti siamo partecipi in questi giorni dell’influenza epocale che il COVID-19 sta avendo sul settore turistico. Compagnie aeree, destinazioni turistiche, alberghi, piattaforme digital, tutti coinvolti in questa crisi senza precedenti per quanto riguarda il settore e tutta la filiera.
Come si può valorizzare questa flessione? Come si evolverà il mondo degli spostamenti legati ai viaggi?
Da questo momento chi deciderà di viaggiare, di spostarsi in un altro paese, valuterà quanto il paese in cui ha deciso di trascorrere le vacanze, è preparato e sicuro a livello sanitario.

Questa fase storica ha decisamente messo KO il fenomeno dell’Overtourism, che le principali città d’arte soffrivano da tempo. Prima di spostarsi i viaggiatori infatti si informeranno sulle capacità delle destinazioni turistiche in grado di ricevere, ospitare, gestire numericamente e in sicurezza i flussi di viaggiatori.
Ci sarà una nuova consapevolezza da parte del viaggiatore e ricerca della sostenibilità.
Prima di fare una scelta si informerà se quella specifica destinazione turistica impatta (e quanto? e come?) con l’ambiente. Se verrà confermata una qualsiasi relazione tra inquinamento ed espansione del virus, ci sarà una più che naturale evoluzione di quelle destinazioni che da anni, hanno puntato fortemente sullo sviluppo del turismo sostenibile.
Quindi, questo è il momento di rivedere le infrastrutture delle destinazioni turistiche per tutti gli addetti ai lavori, i policy maker e soprattutto per chi gestisce le strutture ricettive. Sistemare quello che non rispettava ancora i paradigmi della sostenibilità, perché il turismo riprenderà a ritmo lento ed equilibrato con una nuova consapevolezza. Questa operazione sarà doppiamente importante perché volano di marketing e comunicazione. Ci prendiamo cura delle nostre destinazioni turistiche e quindi dall’estero possono tornare a trovarci, a visitare l’Italia.
Bisogna fare tesoro di questa flessione, per comunicare che da ora abbiamo cominciato una nuova fase.
Sono sicuro che in questa nuova fase, le persone che viaggiano, saranno disponibili a pagare di più i servizi e le destinazioni di qualità, con maggiore attenzione all’ambiente, meno inquinamento, esperienze eticamente reali e un livello di cura e attenzione qualitativamente più alto per la loro sicurezza.









